DETTAGLI:
Indirizzo:
Piazza Unità d’Italia, 2/1
Committente:
Artur srl
Data inizio lavori: 01/02/2021
Data fine lavori: 30/07/2021
Progettista e DL architettonica/interior design:
Studio Panzera
(arch. Egidio Panzera e arch. Matteo Polato)
Progettazione impiantistica, meccanica ed elettrica:
Studio Cossalter
General contractor:
Serpelloni S.p.A.
Sicurezza:
Studio valentini
Subappalto e opere edili:
Silvio Bailo, Daniel Simonut
Nel corso del 2021 sono state eseguite consistenti opere di restauro e conservazione del “Grand Hotel Duchi d’Aosta”, situato in Piazza Unità d’Italia, a Trieste. I lavori consistevano nella ristrutturazione esterna ed interna dell’edificio, demolizione degli intonaci, rifacimento delle facciate con l’ausilio del BONUS 90% e decori.
Progettato tra il 1872 ed il 1873 per mano e creatività dell’ingegnere Eugenio Geiringer e dell’architetto Giovanni Righetti, l’hotel a cinque stelle presenta uno stile eclettico caratterizzato da forme lineari. L’edificio di pianta rettangolare si sviluppa su quattro piani di altezza. Sin dall’epoca della sua costruzione ospitò illustri figure ed è tutt’oggi luogo di ristoro e soggiorno di personaggi famosi nel mondo dell’arte e dello spettacolo.
Le opere di restauro interne ed esterne, commissionate alla BAILO s.r.l, sono state realizzate con cura da tecnici e professionisti dell’edilizia in modo da preservare l’eleganza in pieno stile Mitteleuropeo di uno degli edifici che meglio custodiscono la memoria artistica e storica della città. L’obiettivo era quello di promuovere interpretazioni contemporanee all’interno del progetto, mantenendo però l’heritage del luogo. Il flusso di lavoro doveva permettere, tramite sfumature progettuali diverse, la collocazione degli spazi tra passato e contemporaneità.
INTERNO
Nello specifico il restauro interno ha previsto grandi operazioni di demolizione, rifacimento della pavimentazione in parquet, posa di marmi principalmente nei bagni (di provenienza da cave triestine) e di moquette nelle aree comuni, il rifacimento e ricostruzione del giardinetto dell‘ingresso principale e della porta di uscita.
La scelta dei materiali è stata minuziosa, soprattutto nel rifacimento della hall caratterizzata da un bancone della reception intarsiato di legni pregiati, per l’occasione trattati e restaurati dall’impresa stessa. La hall è stata successivamente rivestita di marmo rosso come le lesene della facciata dell‘edificio. Grossa parte del lavoro è stata la demolizione e l’asporto dei rivestimenti lignei dell‘ingresso principale e la demolizione del materiale vecchio di bagni e camere che hanno permesso la posa ed il rivestimento dei pavimenti nuovi interni in legno; intarsi, marmi e ceramiche dei bagni e delle suite. Il vano scala, nella parte comune e nella hall, ha subito un intervento di restauro e trattamento al fine di conservare il legno antico e preservarne la durata nel tempo.
Ai piani superiori dedicati alle camere i lavori sono iniziati con la demolizione di pavimenti e pareti, per permettere la successiva realizzazione di un’accurata lavorazione di boiserie per l’intero perimetro, dove le cornici in gesso racchiudono pareti in marmorino. Inoltre al primo, secondo e terzo piano le camere sono state frazionate per poterne ottenere un numero maggiore. Il nuovo progetto delle camere con soffitti di legno scuro, pavimento alla veneziana, resine cementizie e pareti di marmo pregiato è stato effettuato per 7 camere nel complesso delle 47 totali. Per ogni camera sono stati poi studiati dettagli e finiture particolari come la posa di cornici di protezione dell’impianto di illuminazione LED gestito da un sistema di controllo. Anche in questo caso, per il rifacimento di pareti e soffitti delle camere, sono stati utilizzati materiali particolari con isolanti termo acustici per poter fornire ai futuri ospiti il comfort necessario. Il lavoro si è concluso con la fornitura e posa delle porte interne delle camere e delle porte di servizio ai piani superiori.
Durante l’intera operazione di restauro l’impresa ha affrontato diversi momenti delicati, come il ritrovamento di un elevato numero di tubature in amianto, che ovviamente richiedevano una specifica attenzione per poterle demolire. L’operazione è stata eseguita con l’aiuto di ditte specializzate in urgenza e in totale sicurezza.
Anche la realizzazione delle boiserie e degli altri particolari alle pareti si è rivelata particolarmente complicata, in quanto i materiali utilizzati arrivati “prefabbricati” dovevano essere appositamente sistemati tramite strumenti particolari. Sempre ai piani superiori, le pareti delle camere sono state rivestite da una carta da parati vinilica, molto delicata poiché in fase di applicazione qualsiasi difetto nella muratura sottostante risulta visibile.
ESTERNO
Esternamente c’è stata una riqualificazione totale delle tre facciate: Via dello Squero, Piazza dello Squero e Via dell’Orologio, utilizzando prodotti anti-umidità per prevenire eventuale muffa. Le facciate comprese nell’ intervento sono state successivamente controllate dalle Belle Arti perché, seppur non facendo parte della sezione protetta, si trovano adiacenti ad essa.
Grazie al restauro descritto e la quinta stella ottenuta di recente, il Grand Hotel Duchi d’Aosta, sede del ristorante pluristellato Michelin, ha mantenuto inalterato lo charme con l’aggiunta di un tocco di raffinata contemporaneità nella scelta dell’arredamento e lo stile dei suoi interni.