SUPERBONUS 110%

Il Superbonus 110% permette di realizzare interventi edilizi per il miglioramento energetico degli edifici già esistenti e per la messa in sicurezza dal rischio sismico ottenendo uno sconto fiscale del 110%. La Legge di Bilancio 2022, che ha prorogato le misure sino al 31 dicembre 2025, con una progressiva riduzione dello sconto a partire dal 1° gennaio 2024 e con scadenze diverse in base alla tipologia di beneficiario.
Come funziona
Si può applicare a non più di due immobili di proprietà. 
Si possono detrarre anche le spese necessarie alla realizzazione dei lavori. Esempio: i costi di progettazione, di smaltimento, gli onorari dei professionisti e le perizie.
Coloro che non vogliono utilizzare il credito d’imposta, possono scegliere tra altre e due opzioni: lo sconto in fattura oppure la cessione del credito a un soggetto terzo come banche e intermediari finanziari, realizzando i lavori a costo zero.

Requisiti d’accesso

L’ecobonus viene erogato se garantisce un miglioramento di almeno 2 classi energetiche e, se non possibile, di una sola ma la più alta raggiungibile. L’aumento delle classi energetiche deve essere certificato da un Attestato di prestazione energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato.
Il sismabonus viene erogato se gli interventi contribuiscono alla riduzione del rischio sismico,  dal 1° gennaio 2022 è riconosciuto solo nelle zone colpite da terremoto a partire da aprile 2009. In caso di adeguamento antisismico è possibile usufruire di una detrazione del 90% sull’acquisto di una polizza assicurativa anticalamità. Tale detrazione non è però cedibile.
Interventi ammessi dall’Ecobonus
Isolamento termico (o cappotto termico) delle “superfici opache verticali, orizzontali e inclinate” su più del 25% della “superficie disperdente lorda dell’edificio”, cioè la superficie che lo delimita esternamente, o dell’unità immobiliare posta all’interno di edifici plurifamiliari e che sia indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi previsti dal decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017.

Cessione crediti
La detrazione 110% può essere ceduta a una banca o a un intermediario finanziario che, a loro volta, possono trasferirlo a terzi. La cessione può essere comunicata dal contribuente all’Agenzia delle Entrate, altrimenti ci si deve rivolgere a un CAF o a un professionista abilitato, che dovranno apporre un visto di conformità. Per quanto riguarda il Sismabonus, se il credito viene ceduto a un’assicurazione e, contestualmente si stipula una polizza contro il rischio di calamità, si può detrarre il 90% del costo della polizza.
Asseverazione e visto di conformità
Per quanto riguarda il Superbonus, bisognerà presentare l’asseverazione e il visto di conformità che certifica la congruità dei prezzi, anche quando si vuole sfruttare l’agevolazione come detrazione d’imposta in dichiarazione dei redditi. Tranne nel caso in cui la dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente oppure tramite il sostituto d’imposta.
Quali documenti servono
Per accedere al Superbonus è necessario seguire un iter, sia legislativo che operativo: è consigliato affidarsi a professionisti in grado di seguirvi passo dopo passo.
Via libera del condominio per poter effettuare i lavori sulle parti comuni. Visto conformità da parte di commercialisti e CAF per poter procedere con la richiesta del bonus e la cessione del credito. Il visto potrà però esser richiesto dopo l’avvio delle procedure dell’Agenzia delle Entrate.
Attestato di Prestazione Energetica (APE), che ricordiamo dover essere rilasciato da un tecnico abilitato, che certifica la classe energetica inziale, quella finale e il miglioramento di due classi energetiche (o la più alta raggiungibile) a seguito dell’esecuzione dei lavori. I dati degli interventi dovranno essere comunicati in via telematica, così come necessaria è la comunicazione all’ENEA.
I tecnici abilitati devono inoltre fornire un’asseverazione con cui attestano i requisiti tecnici sulla base del progetto e dell’effettiva realizzazione. Ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese si fa riferimento ai prezzari individuati dal decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, facendo riferimento ai prezzi predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo dove si svolgono gli interventi. I tecnici abilitati dovranno rilasciare tale asseverazione al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori.

Di seguito un breve elenco dei cantieri più rilevanti, gestiti per conto di Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi di riscaldamento centralizzati (ad esempio, a pompa di calore e a condensazione), raffrescamento o fornitura di acqua calda sanitaria.

Interventi sugli immobili unifamiliari, o su unità indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti alternativi per il riscaldamento (ad esempio, a condensazione e a pompa di calore), raffrescamento o produzione di acqua calda sanitaria.
La sostituzione degli infissi e l’installazione di schermature solari, l’installazione di micro-generatori per la fornitura di energia, l’installazione di impianti per la ricarica di veicoli elettrici con un tetto massimo di spesa di 3mila eur, la demolizione e ricostruzione di un immobile purché i lavori assicurino un miglioramento delle prestazioni energetiche rispetto al vecchio edificio.

Limiti di spesa per Ecobonus

Isolamento termico (cappotto): per gli immobili unifamiliari o indipendenti all’interno di edifici plurifamiliari, il limite massimo è di 50.000 euro; per gli edifici da uno a otto unità immobiliari, il limite di spesa è di 40.000 euro per ogni unità; se gli edifici hanno più di otto unità, la spesa massima detraibile è di 30.000 euro per ogni unità.
Sostituzione impianti di climatizzazione: per gli edifici unifamiliari o indipendenti all’interno di un immobile plurifamiliare, la detrazione massima è di 30.000 euro; gli interventi sulle parti comuni danno diritto a una detrazione massima di 20.000 euro per ogni unità se l’edificio ha sino a otto unità; se l’edificio ha più di otto unità, il tetto massimo per unità è 15.000 euro; per l’installazione di impianti fotovoltaici il massimale è di 48.000 euro per singola unità immobiliare, con limite di spesa di 2.400 euro per kW ora. Il limite scende a 1.600 euro ogni kW ora in caso di demolizioni, ricostruzioni o nuove costruzioni; per l’installazione dei sistemi di accumulo il massimale per singola unità è di 48.000 euro, con limite di 1.000 euro per kW ora, e comprende la spesa per l’impianto fotovoltaico e il costo del sistema di accumulo integrato; per la sostituzione delle vecchie finestre la detrazione massima è di 60.000 euro per abitazione.

Interventi ammessi per il Sismabonus


Lavori antisismici generici, interventi per la riduzione del rischio sismico di una o due classi, interventi di riduzione del rischio sismico di una o due classi effettuati sulle parti comuni di condomini o similari, demolizione e ricostruzione di edifici effettuate da imprese edilizie e rivenduti entro 18 mesi.
Il tetto massimo di spesa per gli interventi antisismici sulle parti strutturali dell’edificio resta di 96.000 euro. Se, al posto della detrazione, si decide di cedere il credito a un’impresa di assicurazione con la contestuale stipula di una polizza a copertura del rischio di eventi calamitosi, la detrazione sale dal 19% al 90%. Gli interventi relativi al sismabonus devono essere asseverati da professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, e iscritti ai relativi Ordini o Collegi professionali di appartenenza.
Beneficiari Superbonus 110%:
i condomìni;
le persone fisiche;
gli istituti autonomi case popolari;
le onlus, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore;
le cooperative “di abitazione a proprietà indivisa”;
le società sportive dilettantistiche ma esclusivamente per il rifacimento degli spogliatoi.
Il bonus è valido per prime e seconde case in condominio, all’interno di edifici plurifamiliari (ma con ingresso indipendente) e unifamiliari.
Sono esclusi gli immobili di lusso (categorie catastali: A/1, abitazioni signorili; A/8, ville; A/9, palazzi di pregio storico e castelli).
Fino a quando è possibile fare richiesta?
Con l’apposito modulo, si può inviare la richiesta per via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello durante il quale si sostengono le spese. Gli Istituti Autonomi Case Popolari hanno tempo fino al 30 giugno 2023, se almeno il 60% dei lavori è stato effettuato alla fine del 2022.
Come ricevere l’Ecobonus
L’Ecobonus 110% si riceve sotto forma di credito d’imposta che si potrà detrarre in quattro anni e non più cinque. In alternativa, si ottiene tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito. Entrambe le soluzioni consentono di realizzare i lavori praticamente a costo zero.
Sconto in fattura
Si cede il credito d’imposta all’impresa che realizza i lavori e che scala dal conto finale il 100% dell’importo pagato per gli interventi effettuati. L’impresa può usufruire del credito oppure cederlo a un terzo soggetto, ma il contribuente perde il 10% di differenza.

 

Cessione crediti
La detrazione 110% può essere ceduta a una banca o a un intermediario finanziario che, a loro volta, possono trasferirlo a terzi. La cessione può essere comunicata dal contribuente all’Agenzia delle Entrate, altrimenti ci si deve rivolgere a un CAF o a un professionista abilitato, che dovranno apporre un visto di conformità. Per quanto riguarda il Sismabonus, se il credito viene ceduto a un’assicurazione e, contestualmente si stipula una polizza contro il rischio di calamità, si può detrarre il 90% del costo della polizza.
Asseverazione e visto di conformità
Per quanto riguarda il Superbonus, bisognerà presentare l’asseverazione e il visto di conformità che certifica la congruità dei prezzi, anche quando si vuole sfruttare l’agevolazione come detrazione d’imposta in dichiarazione dei redditi. Tranne nel caso in cui la dichiarazione sia presentata direttamente dal contribuente oppure tramite il sostituto d’imposta.
Quali documenti servono
Per accedere al Superbonus è necessario seguire un iter, sia legislativo che operativo: è consigliato affidarsi a professionisti in grado di seguirvi passo dopo passo.
Via libera del condominio per poter effettuare i lavori sulle parti comuni. Visto conformità da parte di commercialisti e CAF per poter procedere con la richiesta del bonus e la cessione del credito. Il visto potrà però esser richiesto dopo l’avvio delle procedure dell’Agenzia delle Entrate.
Attestato di Prestazione Energetica (APE), che ricordiamo dover essere rilasciato da un tecnico abilitato, che certifica la classe energetica inziale, quella finale e il miglioramento di due classi energetiche (o la più alta raggiungibile) a seguito dell’esecuzione dei lavori. I dati degli interventi dovranno essere comunicati in via telematica, così come necessaria è la comunicazione all’ENEA.
I tecnici abilitati devono inoltre fornire un’asseverazione con cui attestano i requisiti tecnici sulla base del progetto e dell’effettiva realizzazione. Ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese si fa riferimento ai prezzari individuati dal decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, facendo riferimento ai prezzi predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo dove si svolgono gli interventi. I tecnici abilitati dovranno rilasciare tale asseverazione al termine dei lavori o per ogni stato di avanzamento dei lavori.

 

Beneficiari Superbonus 110%:

i condomìni;
le persone fisiche;
gli istituti autonomi case popolari;
le onlus, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore;
le cooperative “di abitazione a proprietà indivisa”;
le società sportive dilettantistiche ma esclusivamente per il rifacimento degli spogliatoi.
Il bonus è valido per prime e seconde case in condominio, all’interno di edifici plurifamiliari (ma con ingresso indipendente) e unifamiliari.
Sono esclusi gli immobili di lusso (categorie catastali: A/1, abitazioni signorili; A/8, ville; A/9, palazzi di pregio storico e castelli).
Fino a quando è possibile fare richiesta?
Con l’apposito modulo, si può inviare la richiesta per via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello durante il quale si sostengono le spese. Gli Istituti Autonomi Case Popolari hanno tempo fino al 30 giugno 2023, se almeno il 60% dei lavori è stato effettuato alla fine del 2022.


Come ricevere l’Ecobonus


L’Ecobonus 110% si riceve sotto forma di credito d’imposta che si potrà detrarre in quattro anni e non più cinque. In alternativa, si ottiene tramite lo sconto in fattura o la cessione del credito. Entrambe le soluzioni consentono di realizzare i lavori praticamente a costo zero.


Sconto in fattura


Si cede il credito d’imposta all’impresa che realizza i lavori e che scala dal conto finale il 100% dell’importo pagato per gli interventi effettuati. L’impresa può usufruire del credito oppure cederlo a un terzo soggetto, ma il contribuente perde il 10% di differenza.

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